Quasi un editoriale
Conservare
Martin Heidegger è stato uno dei filosofi più influenti del XX secolo. È noto agli addetti ai lavori soprattutto per il suo lavoro sull’esistenza, l’essere e il modo in cui gli esseri umani si rapportano al mondo. Una delle sue idee chiave riguarda il concetto di “cura”, che occupa un ruolo centrale nella sua filosofia. Per Heidegger, la “cura” non è semplicemente un sentimento di affetto o attenzione, ma rappresenta la modalità fondamentale con cui gli esseri umani si relazionano al mondo e agli altri. È, per meglio dire, il modo in cui l’esistenza si manifesta, un modo di essere coinvolti, di manifestare attenzione alle
Gli articoli
Conservare, il parco archeologico di Santa Maria la Vetere
Eppure, c’era qualcosa laggiù, in quel fossato, che tratteneva a fatica il nostro chiasso bambino. Dall’alto scorgevamo quel campanile, la forma inequivocabile d’una chiesa antica, si trattava di passare tra gli asini e poi ancora giù, sempre di nascosto, con uno strano senso di vertigine frammisto a quel disobbediente calpestio d’ogni divieto. Quel fruscio tra sterpi eravamo noi, i rotolanti detriti pure. La scoperta dell’ossame che affiorava da certi cumuli ricordo ci ammutolì, più della bellezza inattesa del portale affrescato. Risalimmo e d’altronde: a chi e cosa avremmo potuto raccontare d’aver scoperto? O d’aver violato o dissacrato? Tornammo, stavolta dall’ingresso principale – se così possiamo
Conservati
E allora ti vedo. Muovi i passi come si muove la pioggia: decisa e incerta. Scivoli. Ti rialzi. Ridi. E in quel ridere – conservi. Conservi tutto. Anche quello che non sai. Anche quello che hai perso, o ti sembra di aver perso. Ho visto cieli volare contro aerei. Una volta, forse più. Forse era solo un pensiero. Ma ho capito che il cielo non combatte, conserva. Tiene dentro tutto, senza giudicare il peso. E tu fai lo stesso. Nel tuo passo c’è ogni età che sei stata: la neonata al primo respiro, l’adolescente che si annoda i sogni come braccialetti colorati. Ti guardo, e
La conservazione e la difesa dell’acqua
Gaza, giugno 2025. Una bimba spaurita con le gote sporche di fuliggine, non più di 3, 4 anni di età, trasporta delle taniche vuote che la sovrastano, facendola muovere goffamente e rischiando di farla cadere. Una delle tante scene di orrore che osserviamo con commozione e rabbia. Ormai purtroppo assetare e affamare i civili è considerato a tutti gli effetti strumento di guerra. Ci sono associazioni che, pur tra mille difficoltà, si stanno impegnando a portare acqua pulita a Gaza. Chi volesse contribuire può fare una piccola offerta (causale: acqua Gaza) alle associazioni: CESVI, UN PONTE PER, MEDICI SENZA FRONTIERE (recapiti e IBAN li trovate
“Tuttu scrusciu e cubaita nenti”: si predica bene e si razzola male
L’estate non è soltanto il periodo in cui si va in ferie dal lavoro e ci si può rilassare, ma anche la stagione in cui proliferano gli eventi culturali e gli spettacoli per attrarre sia i locali che gli innumerevoli turisti. Un fenomeno di grande impatto è il decuplicarsi delle rassegne letterarie. In ogni città, paese, frazione balneare, anche la più sperduta, non può mancare la sua rassegna letteraria. Lo scopo è quello di attrarre quanta più gente possibile. Riempire piazze, spiagge, vie alimentando flussi numerosi che, ci si illude, facciano girare l’economia, perché vedere tanta gente crea questa fantastica illusione. Senza dubbio una nobile
Conservare la biodiversità
Oggi conservare, mantenere, custodire è un atto di resistenza; rallentare, riflettere, dare valore al tempo e alle cose è diventato paradossalmente rivoluzionario. Viviamo infatti in un’epoca che esalta la velocità, l’usa e getta, l’immediatezza apparente. In questo contesto quindi, chi sceglie di prendersi cura, di consumare meno e meglio, di preservare, compie un gesto controcorrente e radicale. Ho conosciuto i prodotti di Sanapu Sicilia da Marco Ottaviano, uno dei venditori diretti al GAS Mazzarelli, (gruppo di acquisto solidale di Marina di Ragusa), ed ora ci facciamo raccontare cosa e come conservano. Marco, le vostre marmellate e conserve sono particolari, hanno abbinamenti insoliti, ce li descrivi?Le
Pieve Santo Stefano: conservare la memoria, costruire il futuro
Pieve Santo Stefano è un piccolo centro immerso tra i boschi dell’Appennino, in provincia di Arezzo, ma a poca distanza dall’Umbria e dalla Romagna. Siamo nell’alta Valtiberina, alle sorgenti del Tevere: non lontano, l’eremo francescano di La Verna. Non ci capiti per caso, devi decidere di andarci. Sembra un alieno tra i gomitoli intatti di sassi e tegole della zona: è un paese “giovane”, non per scelta, ma per sventura. Fu quasi interamente distrutto dai tedeschi in ritirata nell’estate del 1944. Solo pochissimi edifici sopravvissero e tra questi parte del Palazzo Pretorio che accoglie il sorprendente tesoro che è il Piccolo Museo del Diario. Solo
Un posto vivo
Secondo Wikipedia, “l’Archivio di Stato, in Italia, è un archivio le cui competenze consistono nella conservazione e sorveglianza del patrimonio archivistico e documentario di proprietà della Repubblica Italiana in un determinato territorio e nella sua accessibilità alla pubblica e gratuita consultazione”.Gli Archivi di Stato sono 101 e sono presenti in quasi tutti i capoluoghi di provincia. Quello di Ragusa si trova in viale del Fante al numero 7 (sotto il palazzo della Provincia) e dal 2020 è diretto dal ragusano Vincenzo Cassì, quarant’anni, una laurea in Lettere, un diploma in archivistica paleografia diplomatica e un dottorato in filologia romanza. Lo abbiamo intervistato. Dottore Cassì, gli studi l’hanno portata a vivere
Conservare la dignità in silenzio
Non sono stata meno per non aver urlato. Sono stata di più per essere rimasta intera, anche quando dentro tutto tremava. Non me ne sono andata scappando. Me ne sono andata dritta. In piedi. Nessuna porta sbattuta. Nessun dramma. Nessuna di quelle scene finali di cui tanti hanno bisogno per sentirsi vivi. Me ne sono andata in silenzio. E quel silenzio è stato la mia rivolta. Ci siamo rivisti. Non per chiudere conti in sospeso: i miei erano chiusi da un anno, da quando il suo sguardo aveva smesso di cercarmi. Due persone che non si devono più nulla. Io non avevo più bisogno di
Salute: un bene prezioso da conservare gelosamente
6 aprile 2024. Un sabato come tanti. Unica differenza, il prelievo presso un laboratorio analisi, dopo cinque anni che non facevo controlli. Poi, ritornata a casa, solite faccende domestiche, preparazione del pranzo. Tutto scorre lento. Alle 12,30 una telefonata, un numero che non conosco. Una voce maschile all’altro capo mi chiede: “La Signora Leggio? – Si, sono io. – Signora è il laboratorio analisi. I valori dei suoi esami sono tutti fuori norma, soprattutto la creatinina. Deve correre immediatamente ai ripari.” Panico, apro la mail con allegate le analisi, vedo asterischi rossi dappertutto, scorro cercando creatinina: 6,72 . Guardo il Range, da 0,50 a massimo
L’importanza della tutela
La tutela del patrimonio artistico e culturale italiano, oltre che l’impegno dello Stato stesso nell’investire nella ricerca scientifica e nel progresso tecnico, sono sanciti dal nono articolo della nostra Carta Costituzionale. Da un po’ di anni ormai chiunque frequenti o abbia frequentato le scuole secondarie (vd. il sottoscritto) ha dovuto avere a che fare con l’insegnamento dell’educazione civica, materia spesso indigesta per noi ragazzi ma che attraverso l’imperio di una costanza di erogazione calata dall’alto sta pian piano riuscendo nel difficile intento di inculcare nelle nostre menti, spesso forzosamente, i principi cardine della nostra Costituzione: l’articolo 9 è sicuramente tra questi. Non a caso, quando
Il caldo di agosto e il profumo della conserva di pomodoro
Il mese di agosto ha da sempre rappresentato per me il periodo più spensierato e più bello dell’anno. In paese era passata da poco la festa patronale di Santa Margherita e il quartiere dei Cappuccini, dove viveva la mia famiglia, si preparava a vivere la festa della “Cuncizioni”, cioè della Madonna Assunta. Con l’arrivo delle prime piogge di fine estate e del mese di settembre le mamme cominciavano a ricordare ai figli che presto sarebbe ricominciata la scuola e che bisognava riprendere il libro del “sussidiario” per ripassare la grammatica e le tabelline. Per le donne di famiglia il mese di agosto significava anche un
La conserva dei valori
UNICEF: 28 bambini al giorno muoiono a Gaza. Oltre 50 mila tra feriti e morti. ISTAT : 150 casi l’anno di femminicidi in Italia. INFN : Dall’inizio della pandemia fino al 31 dicembre 2022, il COVID ha causato in Italia 216 mila decessi (diretti ed indiretti) con un’incertezza di circa 7000 unità. IL SOLE 24 ORE : Omotransfobia, salite del 53% le vittime di violenza. The Sustainable Development Goals Report, UN: Si stima che nel mondo ci siano circa 750 milioni di adulti e 617 milioni di bambini e adolescenti che non sanno né leggere né scrivere. Queste sono alcune statistiche, facilmente reperibili sul web,
Quello che si conserva
Racconto scritto a 4 mani con Giuseppe Piccinno Ancora un paio. Sì, ancora un paio posso farli.Ma lo zaino va alleggerito. Troppi ricordi.Il giorno della laurea lo seppellisco sotto questo faggio: è stato così tanti anni fa che ormai è un sapere morto.Giulia non conta. Però era la prima. È meno di un santino sbiadito, nel taschino dei documenti non fa volume: resta.Non so se si considera ancora figlio mio. Era un tipo presuntuoso e pesante. Tanti ricordi li ho già fatti fuori, perché non anche questo? Dove lo avrò ficcato? Boh. Pure il nome mi sarà caduto durante qualche bivacco. Non mi viene in
Keep Calm – Un’arte antica, un bisogno moderno
“A una mente tranquilla l’universo intero si arrende.” — Chuang-tzu Nell’epoca delle notifiche incessanti, degli algoritmi che sanno tutto di noi e dell’ansia da prestazione persino nel relax (hai meditato almeno 10 minuti oggi?), mantenere la calma è diventato un atto quasi rivoluzionario. Lo era anche ieri, se vogliamo essere onesti: Seneca, in una lettera a Lucilio, scriveva che “la collera è breve follia” e invitava i suoi lettori all’atarassia, l’imperturbabilità dell’anima.Eppure oggi, in un mondo che corre alla velocità di TikTok, dove lo scroll è diventato gesto rituale e la soglia dell’attenzione è più bassa di un Lillipuziano, keep calm non è soltanto un
Natalia Ginzburg e il lessico del tempo perduto
Una bambina dal volto assorto accarezza un cagnolino, distratta dal gioco o in ascolto degli adulti, mentre allunga le gambe coperte da calze scure su un tappeto rosso a fiori, tra libri, una bambola, della frutta, un piatto e un ventaglio. Per Sandra Petrignani la protagonista del dipinto del 1912 di Felice Casorati poteva essere lei, tra parole e trame ancora da svelare, racchiuse nel piccolo scrigno nero a fianco. Natalia Ginzburg (Palermo, 1916 – Roma, 1991) nascerà invece solo quattro anni dopo, e il suo mondo di bambina e adolescente abiterà i saggi e il romanzo Lessico famigliare (1963), l’autobiografia dei destini di casa
Mantenere la posizione!
Cercando su Google la voce mantenere, appare una definizione che distingue tra un uso transitivo del verbo con il significato di tenere a lungo, far durare e rimanere inalterato, conservare in una certa condizione, tenere fede a un patto, rispettare, provvedere dei mezzi necessari per vivere, sostenere economicamente, e un uso riflessivo declinato, tra le altre voci, come rimanere in una certa condizione. Prendendo spunto da quest’ultima accezione cerco di spiegarne il senso muovendomi tra l’esperienza personale e il percepito sociale. Cosa si intenda con rimanere in una certa condizione da un punto di vista fisico o meccanico è abbastanza ovvio: posta la stabilità di
Conservare il passato per immaginare il futuro
Conversazione con il nuovo direttore del Parco Archeologico di Kamarina e Cava Ispica, Giuseppe Morando In un fortunato libro di qualche anno fa, intitolato Andare per la Sicilia dei greci, l’antropologo Franco La Cecla offre al lettore un’agile e pratica guida ai principali siti archeologici di matrice greca, non solo a quelli più noti, ma anche a quelli in cui si deve andare a posta, imboccando, rigorosamente con mezzi propri, una di quelle strade statali dall’asfalto irregolare e con la vegetazione selvatiche che a tratti invade le carreggiate, le quali attraversano il paesaggio continuamente cangiante dell’isola seguendone la conformazione del terreno e suoi capricci. Un
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Maria Giovanna Fanelli
Spiccioli mitologici
Questa piccola raccolta, composta da tredici racconti più uno, è un assaggio di mitologia greca. I miti proposti non hanno un fil rouge, se non il gusto personale dell’autrice; autrice, che ha voluto anche giocare un po’ con la sintassi e i tempi verbali per rendere la scrittura quanto più vicina possibile al suo parlato. L’intento è di una lettura semplice, scorrevole e divertente, alla portata di chiunque: unico requisito, la curiosità. Buona lettura!.
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Daniela Vaccaro, Antonella Galuppi
IO E NICOLETTA
Perché raccontare una storia così intima, privata, che ha per protagonista la propria figlia affetta da una disabilità importante? Di certo, non per suscitare pietà, tantomeno ammirazione. L’idea nasce dalla voglia di mettere la propria esperienza a disposizione di tutti coloro che vivono la disabilità sotto vari fronti: genitori, fratelli, amici. Tanti genitori vivono con imbarazzo la condizione dei propri figli, al punto da relegarli in casa per evitare loro sofferenze inutili o per proteggere se stessi dalla società che non è ancora pronta ad accettarli. Una storia di vita raccontata senza tabù, con schiettezza e semplicità, perché tocca tutti da vicino.
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Stefania Germenia
I viaggi di Penelope
Penelope tesse la sua tela ponendo dinanzi a sé anime pure e prive di orientamento o di consapevolezza: sono gli specchi delle tante sfaccettature della sua stessa essenza. Sullo sfondo c’è una realtà variegata che ha il sapore e i colori delle vetrate gotiche delle chiese parigine, delle spezie d’Oriente, dello tzatziki e le amare tinte della realtà newyorkese. Una mescolanza di tradizioni, usanze, ricette culinarie appartenenti ai luoghi descritti che immerge il lettore in un viaggio dell’anima che porterà alla consapevolezza dell’eterogeneità, laddove il diverso costituisce la giustapposizione di una sfumatura di colore.
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Ermelinda Simona Buccheri
Mimi
Mimi è un gattino dotato di grande intraprendenza e candore. Una mattina di fine inverno, durante il consueto giro con la madre e i fratellini, accade qualcosa di imprevedibile che segnerà la sua giornata e la sua giovane vita. Attraverso la sua storia si può scoprire il valore della resilienza, quel saper cogliere nonostante tutto il lato positivo delle vicende più sgradevoli, quel saper trovare anche in mezzo alle difficoltà delle vere e preziose amicizie. Nascono, infatti, lungo tutto il racconto legami basati sull’empatia e sulla solidarietà, sull’inclusione e sul coraggio.