Facciamo un rapido elenco, partendo da quelle che ho visitato di più escludendo le italiane:

Parigi 8 o 9 volte; New York 5 volte e c’erano ancora le torri gemelle; Vienna e Barcellona 4 volte; Tarragona; Palma di Maiorca, 4 volte; Ibiza; Minorca; Madeira; Tenerife; Gibilterra; Londra 3 volte; Copenaghen 3 volte; Stoccolma 2 volte; San Pietroburgo 2 volte, ma una di queste era ancora Leningrado; Budapest 2 volte; Praga 2 volte; Oslo 1 volta, Amsterdam 2 volte; Dublino 1 volta; Bruxelles 1 volta; Berlino 1 volta e c’era ancora il muro; Mosca una volta e c’era ancora il comuni…

Come in una beatitudine di Borges, il teorema di “Scicli, città felice” nel romanzo Le città del mondo di Elio Vittorini (1908-1966), se da un lato privilegia la dimensione del mito fuori dal tempo, raccogliendo la sintesi di architetture, paesaggi e temi cari all’autore, dall’altro si costruisce e consolida anche attraverso quanto la scrittura e la letteratura hanno raccontato intorno al celebre centro ibleo, gioiello barocco, e alla sua meraviglia silente, incastonata “all’incrocio di tre valloni, con case da ogni parte su per i dirupi, una grande piazza in basso a cavallo del letto d’

Avete presente il bar di Nati stanchi dove Picone e Ficarra andavano a chiacchierare con gli amici? Ecco, quel locale, che si trova a Palazzolo Acreide, in piazza del Popolo, accanto alla chiesa di San Sebastiano, da qualche anno è diventata, nei fatti, la sede della cooperativa “Mediblei” che, lo leggiamo dal loro sito, “non si occupa soltanto di visite guidate e di tour nella più classica delle accezioni: ci piace narrare paesaggi e luoghi in modo non convenzionale, amiamo coinvolgere i più piccoli e abbiamo una sede pronta ad accogliere lavoratori in smart working e nomadi digitali da tutt…

Ogni città contiene e custodisce i segni del passato, incisi nei suoi muri, nelle sue piazze, nell’oblio dei suoi monumenti e nei silenzi delle sue strade. Segni che, se ascoltati, lasciano trasparire le tracce del presente e, forse, in filigrana i prodromi del futuro. È come se ogni città tacitamente racchiudesse in sé il proprio progetto di vita.

Infatti le città non sono semplicemente insiemi di edifici, strade e spazi funzionali, piuttosto come afferma il filosofo e psicologo James Hillman, intervistato da Carlo Truppi in L’anima dei luoghi, ogni spazio ha un’anima. I luoghi, …

Italo Calvino è stato considerato, da sempre, uno scrittore intelligente ma eccentrico. Solo negli ultimi anni della sua vita è diventato un punto di riferimento della narrativa del secondo ‘900. La svolta si è avuta con la pubblicazione del romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” e “Palomar”. “Le Città Invisibili” è uno dei romanzi di Italo Calvino riconducibili alla fase in cui si interessò alla letteratura combinatoria, appresa a Parigi, ovvero ad un nuovo modo di concepire la scrittura, fatta di parole e di nuclei narrativi. Si tratta dell’immaginario resoconto che Marco Pol…

Professore emerito di Storia dell’Architettura presso la prestigiosa Berkeley University of California, Stephen Tobriner è uno dei massimi esperti mondiali di architettura e urbanistica in aree sismiche. Nella sua lunga ed intensa esperienza di ricerca si è occupato di studiare gli effetti dei terremoti sui centri abitati e la storia delle diverse strategie usate dagli uomini per ricostruire e proteggersi da disastri futuri. Grazie anche alle sue straordinarie doti umane ha lavorato in team sparsi in ogni parte del mondo, offrendo con semplicità le sue conoscenze ed il suo originale …

Le città più grandi degli stati occidentali (Parigi, Londra, New York, Berlino ) ma anche di quelli asiatici (Shanghay, Singapore), hanno intrapreso nel nuovo millennio un processo di profonda rinnovazione e cambiamento in nome di una “rigenerazione“ che è stata venduta come necessaria e inevitabile, che ha sì abbellito, riqualificato spazi urbani ma, in realtà, ha dimostrato nel tempo di avere avvantaggiato non gli abitanti “nativi” delle città ma i passanti, i nomadi, ed ha arricchito società immobiliari, e soggetti per nulla affezionati alla città, alla sua vivibilità, alla sua st…

Negli ultimi tempi appare, quanto mai prima d’ora, evidente che la cultura sia un mezzo attraverso cui accumulare capitale. L’iniziativa europea delle Capitali della cultura iniziata alla metà degli anni ‘80, è un esempio di come una città possa accrescere la propria fama e la propria ricchezza grazie alla sua propensione alla cultura. Questo termine dai contorni oggi sempre più sfumati si adatta sempre più spesso a nuove definizioni e include nuovi ambiti permettendo a tutte le città, anche a quelle più improbabili, di ambire a questo titolo. Ecco perché accanto a Firenze, …