Oggi conservare, mantenere, custodire è un atto di resistenza; rallentare, riflettere, dare valore al tempo e alle cose è diventato paradossalmente rivoluzionario. Viviamo infatti in un’epoca che esalta la velocità, l’usa e getta, l’immediatezza apparente. In questo contesto quindi, chi sceglie di prendersi cura, di consumare meno e meglio, di preservare, compie un gesto controcorrente e radicale.
Ho conosciuto i prodotti di Sanapu Sicilia da Marco Ottaviano, uno dei venditori diretti al GAS Mazzarelli, (gruppo di acquisto solidale di Marina di Ragusa), ed ora ci facciamo r…

Una sana pietanza è più un prodotto artigianale che una creazione di uno chef stellato. Essa è il prodotto di una costruzione complessa: agli ingredienti si aggiungono le influenze storico sociali, le implicazioni ambientali e produttive, diventando veicolo di valori e tradizioni che forse non troviamo nella costruzione di altri manufatti.

Purtroppo il sistema di produzione globale, basato sul profitto, fa perdere di vista il vero valore delle pietanze perché si basa su un’agricoltura e un allevamento intensivi, che prevedono l’impiego di pesticidi e fertilizzanti di sintesi per la …

Poggioreale vecchia, più che una città fantasma, la definirei rediviva, in quanto è rimasta imbalsamata come la ridusse il terremoto del 15 gennaio 1968, che colpì la valle del Belice in provincia di Trapani. Successivamente non è mai stata rasa al suolo nonostante sia stata costruita la Poggioreale nuova, una gemella solo nel nome a pochi chilometri di distanza; ma è la Poggioreale vecchia che anima e far vivere seppur da moribonda, quella nuova che rischia, per altri motivi l’abbandono. Poggioreale vecchia è ancora lì, chiusa entro un recinto che tenta invano, di tener fuori i visitatori …

Si diceva fare l’uncinetto, oggi lo si chiama crochet, ma l’attività del lavorare un filato con uno strumento uncinato di circa 15 cm, a diametro variabile, non è mai tramontata, solo dimenticata e rivalutata nel corso del tempo. Come tante altre attività, l’uncinetto era praticato dalle donne per realizzare capi d’abbigliamento a basso costo per la famiglia e/o per vederne ed incrementare l’economia domestica, fino a che la produzione industriale ha aperto al consumismo, alla produzione in serie e quindi l’abilità manuale ha perso il senso pratico ed è diventata obsoleta, quasi derisa …

Sfatiamo una convinzione: la prima volta che le donne italiane votarono non è per il Referendum del 2 giugno 1946, bensì per le votazioni amministrative del 10 marzo dello stesso anno. (https://www.settantesimo.governo.it/it/approfondimenti/le-donne-e-il-voto-del-1946/index.html)

È ovvio però che il Referendum e le votazioni politiche ebbero un significato storico non commensurabile. In entrambe le tornate elettorali l’affluenza fu altissima e le donne ebbero un ruolo ed un peso determinanti: alle amministrative l’affluenza femminile sfiorò il 90%, circa 2mila donne con…

A Centuripe, comune della provincia di Enna, sono state rinvenute moltissime terracotte teatrali, maschere e statuette durante gli scavi iniziati da Paolo Orsi tra il 1907e il 1910 e protrattasi fino a tempi più recenti. Le numerose maschere ellenistiche fanno riferimento a due tipologie e funzioni diverse ma coeve: le maschere teatrali e quelle antefisse, cioè modellate a rilievo per essere appese alle pareti. 

Le maschere nel teatro antico e non solo, sono indossate dagli attori per caratterizzare i personaggi della tragedia e della commedia, ma anche per convogliare e amplif…