Le passeggiate solitarie di Walser
Era uscito come sempre, quella mattina, per la sua solita lunghissima passeggiata solitaria.
Lo trovarono due ragazzini di una fattoria vicina, in escursione sugli sci, incuriositi da quella figura riversa sulla neve. La faccia verso il cielo, e la mano sul cuore, avvolto in un mantello nero. Il cappello rotolato un po’ più in là.
Era il giorno di Natale del 1956.
Come caduto da un sogno, e dimenticato.
Robert Walser è considerato uno dei più grandi scrittori e poeti svizzeri.
Ma è una considerazione silente, sommessa, quasi un ossequio alla sua volontà in vita: quella scelta di scomparire, l…








