Si semina e si raccoglie. È questo l’ordine naturale delle cose, e vale anche in senso figurato, per dire che le conseguenze delle nostre azioni sono inevitabili. Non è però sempre è così. A volte si semina ma sono altri a raccoglierne i frutti. È quello che è successo a João Alves Jobim Saldanha, conosciuto anche come João Sem Medo (João senza paura, leggendo l’articolo si capisce il perché del nomignolo).

Nato ad Alegrete, Brasile, nel 1917, due sono le scelte importanti che da ragazzo João fa: giocare a calcio e aderire al Partito Comunista.

Come calciatore inizia a giocare con il Botafogo ma l…

La raccolta differenziata dei rifiuti ha radici antiche ma così come la conosciamo oggi inizia intorno agli anni settanta del secolo scorso. In Italia si è iniziato a farla in modo organico a partire dagli anni novanta, con il momento della svolta che arriva nel 1997, quando il ministro Edo ronchi impone l’obbligo della differenziata, affidando ai comuni il compito di organizzarla.
Su questo tema Operaincerta ha intervistato Mario D’Asta, assessore del Comune di Ragusa con deleghe all’Ambiente, Verde Pubblico, Decoro Urbano, Transizione Ecologia e Servici Cimite…

Da qualche mese Operaincerta era diventata una testata registrata in tribunale quando, eravamo alla fine del 2005, Antonio La Monica, allora come adesso direttore di questo giornale, mi aveva chiesto se mi andasse di scrivere per il quindicinale “La Città”, del quale era caporedattore o qualcosa del genere. Naturalmente avevo accettato con gioia, ed è stato grazie alla collaborazione con queste due testate che, qualche tempo dopo, mi sono potuto iscrivere all’Ordine dei Giornalisti.
Si giustifica così il mio legame affettivo con “La Città”, e il tema di questo mese mi offre lR…

Operaincerta, oltre ad essere il mensile che state leggendo, è anche una casa editrice nata nel 2007 sull’onda dell’emozione per la prematura scomparsa di Lorenzo Vecchiato, uno dei nostri collaboratori. Tracce di blues era il titolo della sua rubrica, ed è stato, raccogliendo i suoi articoli scritti per il giornale, il primo titolo della casa editrice.

Oggi Operaincerta editore ha nel suo catalogo oltre 120 titoli. Questi che seguono sono gli ultimi volumi pubblicati, in ossequio al tema del mese, che molte delle ispirazioni derivano dall’essere parte di una città, dei suoi racc…

Avete presente il bar di Nati stanchi dove Picone e Ficarra andavano a chiacchierare con gli amici? Ecco, quel locale, che si trova a Palazzolo Acreide, in piazza del Popolo, accanto alla chiesa di San Sebastiano, da qualche anno è diventata, nei fatti, la sede della cooperativa “Mediblei” che, lo leggiamo dal loro sito, “non si occupa soltanto di visite guidate e di tour nella più classica delle accezioni: ci piace narrare paesaggi e luoghi in modo non convenzionale, amiamo coinvolgere i più piccoli e abbiamo una sede pronta ad accogliere lavoratori in smart working e nomadi digitali da tutt…

Le mani sono spesso usate, nella simbologia mafiosa, per dire qualcosa senza dirla in modo chiaro e pubblico. Ad esempio, dare o non dare la mano significa essere o non essere d’accordo, così come il sangue sulle mani è il segno della colpevolezza. Nel cinema, poi, se i film che hanno la parola “mani” nel titolo sono diversi (Le mani sulla città di Francesco Rosi è forse il più famoso), c’è il caso de Il Padrino che è da tutti conosciuto, oltre che per il film in sé, per il logo con il quale viene rappresentato: una mano che regge i fili di una marionetta, come a simboleggiare il potere assoluto del boss m…

Philippe Vandenberghe è nato 77 anni fa a Lillebonne, un piccolo borgo francese situato nel dipartimento della Senna Marittima non lontano da Le Havre. Pittore e musicista, da mezzo secolo vive nella Presqu’île de Crozon, in Bretagna, la regione francese con la costa più lunga ed è la prima per l’attività ittica e per i cantieri navali sia militari che civili.

Philippe, perché a un certo momento della tua vita hai scelto di andare a Crozon, un posto sul mare e che vive di mare?
In realtà non sono venuto direttamente a Crozon. Ho scelto di venire a vivere in Bretagna quando avevo 22 o 23 anni pe…

Uno dei programmi più innovativi della TV italiana, andato in onda su Rai3 all’interno di altri programmi come Blob, Avanzi, Fuori orario, a metà degli anni novanta del secolo scorso, è stato certamente Cinico TV.
Ideato dai due registi Daniele Ciprì e Franco Maresco, il programma consisteva in una serie di piccole “interviste”, con i due registi sempre fuori campo, a dei personaggi “diversi”, fuori dai cliché, squallidi, sullo sfondo di una irriconoscibile Palermo, che sarebbe potuto essere qualunque posto della Sicilia, del mondo. Interviste sempre in bianco e nero, proprio per accen…

Ci sono attori che con le loro interpretazioni hanno raccontato, raccontano, l’Italia, le sue trasformazioni, le sue contraddizioni. Delle caricature, maschere, che raccontano la realtà attraverso la deformazione e l’esasperazione di fatti e personaggi reali, dei quali sanno cogliere i tratti salienti.
Uno di questo è certamente il palermitano Gino Carista, una vita spesa tra i palcoscenici e i set cinematografici. Lo abbiamo incontrato nei camerini del teatro Sant’Eugenio di Palermo, poco prima di andare in scena con la sua ultima interpretazione in un classico del teatro dialett…

Sono nati a Sutera, in provincia di Caltanissetta. Lorenzo nel 1952, Enzo nel 1957. A metà degli anni settanta si sono trasferiti a Londra e hanno lavorato in fabbrica, dedicando il loro tempo libero al recupero del patrimonio musicale della loro terra. Negli anni ottanta sono rientrati in Italia, stabilendosi in Umbria, e hanno continuato la loro attività concertistica esibendosi in piccoli teatri in Italia ma, specialmente all’inizio, soprattutto in Germania e Francia. Loro sono i fratelli Mancuso, musicisti e polistrumentisti. Operaincerta li ha incontrati.

Enzo, Lorenzo, perch