I “passi” nella poesia: tra attese e rimpianti
Il “passo” rappresenta il movimento di chi cammina, di colui che si sposta e lascia un’impronta di sé, anche invisibile, sulla terra. Ma possiede, inoltre, delle interpretazioni figurate che indicano il procedere, l’avanzare, non solo fisico: ad esempio “fare un passo falso”, nel senso di sbagliare, oppure leggere “il passo di un libro”, ovvero un brano tratto da un libro. Nell’ambito poetico, la parola passi è usata in modo frequente, sia in senso proprio che in senso figurato o metaforico e si sposa con lo stato d’animo del poeta stesso, dandone un afflato personalizzato e coinvolgente.…








