1 commento

  1. È un passaggio che riesce a tenere insieme leggerezza e determinazione: il movimento non nasce da un gesto clamoroso, ma da una presa di coscienza lenta, quasi sotterranea. L’osservazione di Giannini, che sembrava una condanna, diventa invece la scintilla di una piccola rivoluzione personale. E il riconoscersi nell’immobilità, paradossalmente, è già un primo passo: capire dove si è fermi permette di scegliere dove andare.
    Complimenti Celestina per questo articolo.

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