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Macchine ferme in movimento

Guglielmo Tasca 14 luglio 2024


Noi ci arrangiavamo, noi. Quando andava bene, avevamo la seconda casa al mare, d’inverno gelata o in città, d’estate infuocata, oppure a casa d’amici o in macchina. Funzionava così. Noi eravamo i migliori test driver per ammortizzatori. “Le macchine ferme in movimento” (come le chiama il mio amico Massimo), le macchine ferme che ballavano, chi meglio di noi poteva sapere le potenzialità danzerecce di ogni singolo modello. Una volta fui contattato dalla Fiat per sapere cosa ne pensavo degli ammortizzatori della 126, io risposi che andavano bene ma era un po’ strettina… la Fiat mi rispose che c’erano altri modelli ben più accoglienti. Scherzi a parte, io rubavo già la macchina alla mamma e mi dovevo accontentare, poi feci un upgrade alla A112 della Autobianchi, più comoda e grintosa, ma a 18 anni approdai alla Fiat 125 Special di papà, era come passare dal B&B al Cinque Stelle, un salotto su gomma, per me il top. Noi eravamo esploratori, noi. Conoscevamo le meglio trazzere, le chiuse più inaccessibili e discrete, perché non era detto che si andasse di sera, col favore delle tenebre, delle volte la macchina era disponibile di giorno, magari “nall’ura ‘u cauru”, e allora eravamo esperti di botanica, e scoprivamo tutte le possibilità degli alberi di carrubbo, con quell’ombrello enorme che proteggeva da sguardi indiscreti. Certo, non tutti erano accessibili e delle volte capitava che trovavi il posto occupato e ti dovevi arrangiare.
Che ne sapete voi, pischelli imberbi, del freno a mano tra un sedile e l’altro, della comodità del cambio a cloche.
Adesso no, adesso a casa di uno o dell’altro genitore. A 16 anni fidanzati in casa, ma che moda è? Genitori moderni, mi sa che c’è qualcosa che non va.
“Meglio che facciano le loro cose in un posto sicuro”. Sotto lo stesso tetto? Avete fretta di fare i suoceri? Volete essere partecipi della loro sessualità?  Non pensate appartenga solo a loro? Pensate di farli diventare adulti prima? Non funziona così e non sono io a dirlo ma psicologi e gente che si occupa di adolescenza e crescita dell’individuo, solo e accompagnato, ma non dai genitori né, tantomeno, dai suoceri.
Fidanzati in casa senza impegno per nessuno, oggi tu domani un altro, non è come l’essere fidanzati ufficialmente di una volta, passaggio che comportava una assunzione di responsabilità sociale ed emotiva per tutti. Ma io non sono moralista, non me ne può fregare di meno, ma nostalgico sì, soprattutto degli ammortizzatori e della Fiat 125 Special!

Guglielmo Tasca

Guglielmo Tasca è nato a Scicli (RG) nel 1962. Si è laureato al Dams e negli anni ha approfondito lo studio delle musiche e delle tradizioni popolari siciliane.
Nel 1996 ha vinto, insieme a Rinaldo Donati, il premio Recanati per la canzone d’autore con il brano Beddu nostru Signuri. Ha inciso numerosi dischi e si è esibito su palcoscenici.

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