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Fidanzamenti pallonari

Meno Occhipinti 14 luglio 2024


Se mi capitasse di prendere una sbandata per una donna legata sentimentalmente a un'altra persona, cosa farei? Penso che non farei nulla, mi terrei il mio desiderio inappagato.
Quando invece, nel mondo del calcio, accade una cosa simile, cioè quando una società desidera un giocatore ancora legato, evidentemente contrattualmente e non sentimentalmente, a un’altra, nella maggior parte dei casi la prima fa sempre un tentativo per “fare suo” quel giocatore.
In ordine di tempo l’ultimo di questi casi riguarda il giocatore forse più in vista del momento, il francese Kylian Mbappé che quest’estate è passato dal PSG, la squadra di Parigi che da qualche anno domina il campionato d’oltralpe, al Real Madrid fresco campione d’Europa.
Kylian si è “sposato” con il Real da poche settimane, ma il “corteggiamento” madrilista in realtà era iniziato già due anni fa, quando il contratto del campione francese con la formazione parigina stava per scadere.
Infatti già nella primavera del 2022 le sirene dei “blancos” avevano iniziato a suonare, e Mbappe era pronto a cedere al richiamo degli euro spagnoli. Ma poi ci si era messa di mezzo la politica, nella fattispecie il presidente della repubblica francese, Emmanuel Macron, a provare a bloccare la partenza del fuoriclasse parigino.
«Non ho notizie a riguardo, ma cercherò di spingere affinché rimanga», aveva risposto il presidente francese a un tifoso che gli chiedeva cosa si potesse fare per evitare che il beniamino dei tifosi parigini andassi via. E in effetti, con la sua “spinta”, era riuscito a “bloccare” il giocatore, che aveva così firmato un ricco contratto biennale con il Paris. Un po’ come quando gli amici provano a convincere lei (o lui) a non lasciare il proprio partner («Ma se state così bene insieme… Sì, forse sentite un po’ di stanchezza, ma è certamente un momento, vedrai che tra un po’ passa tutto e tornerete innamorati come prima») senza avere alcun interesse reale perché i due continuino a restare insieme.
Mbappé aveva poi dichiarato che non avrebbe mai immaginato di poter parlare con il presidente del suo futuro di calciatore. «Quindi è qualcosa di pazzo, davvero qualcosa di pazzo. Macron mi ha detto: “Voglio che tu rimanga. Non voglio che tu te ne vada adesso. Sei così importante per il Paese”. E quando te lo dice il presidente, conta».
In precedenza, solo per Pelé un governo aveva avuto l’ardire di mettere becco nel dorato mondo del calciomercato. Nel 1961, per evitare che il campione carioca potesse lasciare il Brasile per andare a guadagnare cifre iperboliche in Europa, l’allora presidente, Jânio Quadros, lo aveva nominato “tesoro nazionale”, impedendo di fatto la sua partenza.
Ma la “spinta macroniana” si è esaurita solo dopo due stagioni. Il contratto prevedeva infatti che il calciatore potesse prolungare la permanenza nella capitale francese ancora per un altro anno, ma Mbappé ha deciso di non utilizzare quella clausola. «Un sogno che diventa realtà», ha detto Kylian quando è stata resa nota la notizia del suo trasferimento alle “merengues”.
Certo, rispetto a quanto guadagnava, e avrebbe continuato a guadagnare se fosse rimasto sulle rive della Senna, al Real qualche euro lo perderà. A Parigi il centravanti francese guadagnava 72 milioni di euro lordi a stagione, a Madrid di milioni ne riceverà “solo” 15 all’anno. Ma volete mettere la soddisfazione di giocare in una squadra capace di vincere 14 Champions League e che ogni anno parte con i favori del pronostico?
Chi invece perderà un sacco di soldi sarà il PSG, perché il Real non dovrà versare nemmeno un centesimo nelle casse dei francesi in quanto Kylian, finito il campionato, era ormai libero di andare dove meglio volesse.
E quindi, ci chiediamo tutti, la società parigina non avrebbe fatto meglio a darlo “in sposo” al Real già nella primavera del 2022? Se lo avesse fatto, avrebbe sì perso il proprio campione due anni fa, ma almeno avrebbe ricevuto un buon risarcimento economico, considerando che la valutazione del campione francese è quasi di 200 milioni di euro.
Alla fine, qual è la morale di questa storia? Se hai la sensazione che la tua fidanzata (il tuo fidanzato) stia con te senza tanta voglia, più per abitudine che per altro, forse è meglio lasciarla/o andare subito, prima che la separazione si faccia tirandovi addosso tutto ciò che vi capita sotto mano. O no?

 

Meno Occhipinti

Meno Occhipinti, giornalista e scrittore, è nato a Ragusa nel 1961. È tra i fondatori di questo mensile e ha collaborato con il quindicinale La Città e con il portale di informazione Italianotizie.it
Ha pubblicato i romanzi Le parole sono chiuse (1996) e Fragili legami (1998). È stato l’addetto stampa del Padua Rugby e ne ha raccontato la nascita nel libro Ragusa Rugby, genesi di una passione (2018). Nel 2021, insieme a ‘U Gaddru, ha pubblicato Ragusa grande di nuovo, una raccolta di articoli satirici, e nel 2023 ha pubblicato Interviste. I musicanti, i teatranti, gli altri.

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