 
	È  passato poco più di un mese dalla sua repentina dipartita che ha lasciato  sgomenta una città intera e fin da subito non sono mancati premi,  riconoscimenti, istituzione di borse di studio, articoli sui giornali. Nato tra le stelle per curar le stelle e  farle brillare sempre più, così si potrebbe sintetizzare la storia della  vita di Nicola Farruggio. 
Grande  rappresentante del settore alberghiero siciliano, con il suo lavoro ha costituito  la terza generazione di albergatori della sua famiglia, che ha festeggiato i  cento anni dell’Hotel Posta nel 2021, storico albergo di Palermo, a due passi  dalla centralissima via Roma, che nel corso dell’ultimo secolo ha ospitato star  del cinema, politici, intellettuali; un luogo da sempre vissuto dalla famiglia  Farruggio, anche come propria dimora. 
Da  Totò a Luigi Lo Cascio, l’ospitalità garantita presso questa struttura ha  sempre rappresentato una garanzia per chiunque la scegliesse.
La  signora Clelia, ultraottantenne mamma di Nicola, preparando un ottimo caffè al  bar della sala colazione dell’Hotel Posta, un pomeriggio nostalgica e fiera mi  ha raccontato dell’appartamentino di via Gagini, che avevano ricavato al piano  terra della struttura ed in cui instancabilmente ha portato avanti famiglia e  attività ricettiva.  
Le  pareti della saletta, sono adornate dalle foto dei tanti personaggi famosi a  cui hanno dato ospitalità e mentre con attenzione osservavo le belle foto,  molte di cui in bianco e nero, era come se mi catapultassi nel passato. 
Nicola,  nato proprio tra quelle mura e tra le stelle dell’hotel di famiglia, dall’adolescenza  in poi ha scelto di vivere in una delle camere ai piani dell’hotel, restando  sempre a disposizione dei clienti. 
La  passione per il settore alberghiero e la competenza messa in campo, hanno  permesso alla famiglia Farruggio di ampliare il numero di strutture gestite e  quindi allo storico Hotel Posta, si aggiungono Massimo Plaza Hotel, Palazzo del  Poeta e lo scintillante Mondello Glam Hotel.
Proprio  in questo luogo, la mattina del 28 ottobre scorso, Nicola ha vissuto gli ultimi  momenti della sua preziosa vita, marito e padre amorevole, datore di lavoro  attento e competente, presidente di Federalberghi Palermo sempre in prima linea  per migliorare i servizi alberghieri, offrendo agli operatori del settore la  sua visione innovativa di ospitalità, la cui forte spinta nasceva dall’amore  per la città di Palermo. 
Nella  sua ultima estate, con accanto l’amata moglie Rosa Di Stefano, compagna anche  nella vita lavorativa, non ha risparmiato fatiche per riuscire ad offrire ai  turisti la possibilità di affacciarsi dal terrazzo del Mondello Glam Hotel e  godere del meraviglioso panorama che solo da quel punto del borgo marinaro è  possibile ammirare.
Ed  era proprio l’ospitalità, il grande movente di Nicola Farruggio, caratterizzata  dalla capacità di far sentire fin da subito come a casa propria, oserei dire in  armonia con tutto quello che ti circonda. Non a caso nella sua vita, non sono mai  mancati premi e riconoscimenti, che anche oggi continuano ad arrivare da  importanti enti ed organizzazioni.
La  prima volta che ci trovammo, al Mondello Glam Hotel, avremmo avuto il piacere  di scoprire la bellezza del terrazzo panoramico in sua compagnia, ma era in  corso una serata speciale e Nicola, nonostante il numeroso personale presente,  ha preferito non salire al quarto piano, invitandoci ripetutamente ad andare in  esplorazione da soli, mettendoci a nostro agio ed esprimendo oltre che totale  fiducia, anche la gioia di farci dono di qualcosa di veramente prezioso.
Mettendo  piede in quel terrazzo, non si possono che comprendere tutte le motivazioni di  quelle fatiche che hanno reso possibile l’apertura della struttura, che propone  anche un’ottima cucina e la possibilità di vivere eventi eleganti e raffinati.
Il  sogno che sperava di poter realizzare, era trasformare la sua amata Palermo in  una meta di turismo d’élite, perché di base a questa città non mancherebbe  nulla, dall’immenso patrimonio storico artistico, alla cultura, dal mare alla buona  cucina ed infine le strutture capaci di offrire servizi di altissimo livello.  Per poter veder concretizzato il suo sogno, Nicola Farruggio e ancor più nel  suo ruolo di Presidente di Federalberghi Palermo, puntava sui giovani e sulla  formazione. 
Neppure  il tempo di mettere in funzione il Mondello Glam Hotel, che gli alunni dell’IPSSEOA  "P. Piazza" di Palermo hanno avuto la possibilità di vivere un’esperienza  formativa presso la struttura.
Commovente,  vedere una rappresentanza di quegli stessi alunni con lo stendardo del proprio  istituto alberghiero presenti al funerale, potrei definire questa presenza come  la sintesi della spinta costante di Nicola per la crescita del settore  turistico e alberghiero in Sicilia, partendo proprio dalla scuola; il suo  impegno non è mancato neppure  per  l’avvio e lo sviluppo del corso di laurea in Tourism Systems and Hospitality  Management in collaborazione con Florida International University, per cui  l’Università degli Studi di Palermo ha riconosciuto il grande contributo  fornito. 
La  pagina social di Nicola Farruggio, pullula di messaggi accorati di addio o  arrivederci, di testimonianze, di parole di stima e avendolo conosciuto  personalmente, si riconosce la veridicità di ogni singola parola a lui  dedicata. 
Il  giorno del funerale, la camera ardente è stata allestita, all’interno della  saletta di Palazzo del Poeta, ultima sua dimora oltre che residenza alberghiera  di lusso ricavata all’interno di questo palazzo seicentesco confinante con  l’Hotel Posta, in cui la moglie Rosa Di Stefano, ha creato anche un polo  culturale, nato nell’autunno del 2022. In poco meno di un anno, Palazzo del  Poeta e la rassegna Un tè con l’autore, sono divenuti un vero e proprio crocevia  di scrittori, giornalisti, artisti, musicisti, accolti affettuosamente dai  padroni di casa per regalare alla città momenti di crescita culturale e di  scambio costante.
Nell’ambito  degli eventi della rassegna letteraria ideata e curata da Rosa Di Stefano,  apparentemente Nicola non aveva un ruolo ben preciso, ma chi come me, ha avuto  il piacere di collaborare in prima persona alla realizzazione degli  appuntamenti in cartellone, sa quanto preziosa fosse la sua presenza durante lo  svolgimento degli incontri! Sempre vigile e attento alle esigenze degli  intervenuti, pronto a trovare soluzioni e a intrattenersi con simpatia, umiltà  e grande senso di ospitalità. 
Nicola  Farruggio, all’età di soli 59 anni, il 28 ottobre scorso è spirato partendo  esanime dal Mondello Glam Hotel, qualche giorno prima sul suo profilo Facebook  aveva pubblicato una foto scattata proprio da là, nelle sue parole “Non male  come risveglio”, tutta la soddisfazione e l’orgoglio di poter godere di tanta  bellezza, quella bellezza che brillava nei suoi occhi e che voleva restasse  impressa negli occhi dei turisti giunti nella sua Palermo.
Il  24 novembre, presso la sala convegni del molo trapezoidale di Palermo,  nell’ambito della manifestazione “Negozi Storici”, la Confcommercio di Palermo,  oltre a consegnare a Rosa Di Stefano, accompagnata per l’occasione dalla  suocera, uno speciale riconoscimento per le imprese centenarie in onore  dell’Hotel Posta, ha  conferito sempre a  Rosa Di Stefano e nella sua prima edizione, il Premio speciale in memoria di “Nicola  Farruggio” per la dimora storica “Palazzo del Poeta”, contestualmente è stata  ufficializzata la nascita di una borsa di studio a lui intitolata rivolta agli  studenti dei corsi di laurea in turismo. 
L’11  dicembre sarebbe stato il suo sessantesimo compleanno, Nicola Farruggio non è  più accanto alla sua famiglia, ma nonostante il dolore e il vuoto incolmabile sua  moglie ogni giorno, porta avanti i progetti che hanno creato insieme, i loro figli  Aldo di 17 anni e Vittorio di 15 anni, hanno già accompagnato la mamma a  qualche iniziativa e l’immagine di questi adolescenti feriti, ma forti accanto  alla mamma oltre ad essere commovente è monito per il futuro e testimonianza  dell’antico proverbio “la mela non cade  mai lontano dall’albero”. 
                      
                                          
 
                            Liliana Sinagra, classe '78, libera professionista nel campo dei servizi tecnici nella vita lavorativa, fin da ragazzina scopre la sua passione per il teatro in una compagnia amatoriale e nel tempo frequenta una scuola triennale di teatro contemporaneo presso il Teatro Zeta di Termini Imerese (Pa). Con all'Associazione Culturale Kairòs di Sciara (Pa) cura la regia di commedie dialettali portate in scena dagli adolescenti del proprio paese. Curatrice degli eventi del Festival del Torto Nella Valle dei Racconti fin dal 2019, nel 2021 viene nominata vice presidente dell'Associazione Culturale Nella Valle dei Racconti che si occupa dell'organizzazione dell'omonimo festival e della promozione culturale del territorio della valle del fiume Torto. Sensibile alle tematiche sociali, ha ideato vari progetti artistici, tra cui un video contro il femminicidio realizzato con gli attori del Teatro Zeta e la fotografa Olga Flaccomio. Coordinatrice delle ultime due edizioni del Dedalo Festival di Caltabellotta (AG) accanto al direttore artistico Ezio Noto.
© Operaincerta. All Rights Reserved. Designed by HTML Codex