
Erano nate in Grecia e cento anni dopo tutti si aspettavano vi ritornassero per festeggiare la ricorrenza. E invece si fermarono ad Atlanta. Stiamo parlando delle olimpiadi e dell’edizione 1996, le XXVI dell’era moderna.
Le prime olimpiadi dell’era moderna si erano svolte nel 1896 ad Atene, sulla spinta del barone Pierre De Coubertin, che due anni prima aveva fondato il CIO, il Comitato Olimpico Internazionale.
Quella prima edizione era stata ben diversa da quelle cui siamo abituati oggi: si era svolta in 10 giorni e aveva visto gare solo di atletica, ciclismo, lotta e ginnastica.
Dopo quella ne erano seguite altre ventiquattro, con cadenza quadriennale, con pausa durante le guerre mondiali. Le città scelte per ospitare i giochi erano state diverse, di tutti i continenti ad accezione del continente africano. Finora le città che hanno ospitato più volte i giochi sono state Parigi e Londra, con tre edizioni, alle quali si aggiungerà, nel 2028, Los Angeles. Nella “classifica” dei continenti, a fare la parte del leone c’è l’Europa, con 17 edizioni, mentre sono gli Stati Uniti, con 4 edizioni (5 considerando quelle del 2028), a guidare la classifica per nazioni.
L’assegnazione delle olimpiadi funziona così: una decina di anni prima dell’inizio della manifestazione il CIO comunica ai Comitati Olimpici Nazionali (il CONI per l’Italia) che le città interessate a ospitare l’olimpiade potranno presentare la propria candidatura al CIO, specificando quali saranno le infrastrutture e allegando un progetto sull’ospitalità. Successivamente sarà nominata una commissione che valuterà la documentazione che ciascuna città avrà presentato e alla fine, almeno cinque anni prima dell’inizio dei giochi, i membri del CIO voteranno per scegliere la città che ospiterà le olimpiadi.
Per le olimpiadi del 1996, la riunione del CIO si era svolta nel settembre del 1990 a Tokyo. Le città che si erano candidate erano sei: Atlanta, Atene, Belgrado, Manchester, Melbourne, e Toronto.
E se Atene sembrava la favorita, anche in virtù della ricorrenza del centenario dalla prima olimpiade dell’era moderna, alla fine a risultare vincitrice era stata Atlanta, in modo anche netto: 51 voti agli americani, 35 ai greci.
Ufficialmente venne scelta la capitale della Georgia perché ritenuta più sicura dal punto di vista economico rispetto alla capitale greca. Ma tanti hanno pensato che la scelta sia stata “spinta” da pressioni politiche ed economiche, soprattutto da parte della Coca-Cola, maggiore sponsor dei giochi olimpici e che ha sede proprio ad Atlanta. E a nulla erano valse le polemiche e le proteste.
Gli americani, forse per un inconscio senso di colpa per il “furto”, durante tutta la durata della manifestazione cercarono di richiamare in qualche modo la storia e lo spirito originario dei giochi. Ma che ci facevano le Jeep allo stadio durante la cerimonia d’inaugurazione?
Un altro segno che, anche nello sport, le ragioni economiche avevano inizito a diventare più forti di qualunque altra motivazione. E probabilmente De Coubertin si starà ancora rivoltando nella tomba.
PS: Atene comunque ha poi avuto la possibilità di organizzare una edizione dei giochi, ma solo nel 2004.