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La casa in cui viviamo

Alexa Legorreta 14 aprile 2024


Una casa grande, una casa piccola, una casa vuota, una casa piena, una casa con papà e mamma, due padri, due madri, nonni, due fratelli, un gatto, un cane, un canarino, una tartaruga, un giardino verde, un giardino rosso. Una casa diversa: una casa bianca, una casa blu, una casa di legno, una casa di specchi, una casa di marmo, una casa di cemento. Una casa con vista sull'oceano, con vista sulle luci della città. Una casa arredata in stile mediterraneo, minimalista, wabi sabi, rustica.
Una casa diversa da tante altre: dove abita Dio, in opera nera, al grezzo, a un piano, due, tre, porte e finestre in vetro e ferro. Una casa da sogno: con marito o moglie, tre figli, con il mutuo pagato, oppure trentennale. Una casa con sei camere da letto, portico, piscina, tre bagni completi, un balcone, un pianoforte in soggiorno. Una casa con Jacuzzi, una casa con una casa sull'albero, una casa in stile americano, una casa in stile tedesco, olandese, una casa in stile chalet russo.
Una casa italiana: finestre aperte, persiane verdi, donne fuori casa, bambini che corrono per casa, uomini che tornavano tardi dopo una giornata di lavoro. Una casa messicana con decorazioni art d'eco, una casa con talavera, con gli uomini che rompevano la casa, con i bambini puniti a casa, con le donne che tornavano a casa tardi dopo una giornata di lavoro. Una casa da un milione, una casa in affitto, una casa ereditata.
La tua casa, la sua casa, la loro casa: una casa felice, con la famiglia attorno alla tavola ogni Natale, le cene di Pasqua, le feste di compleanno, una casa calda d'inverno, fresca d'estate. La casa perfetta.
La mia casa: una casa senza casa, una casa lontana, strana, solitaria, rotta. La mia casa è mia madre, mia madre è l'unico fondamento che non viene demolito, dea madre Demetra, dove Persefone ritorna nella mezza stagione.
La mia casa è un ponte da cui si vede tutta la città, la mia casa è un fiume in secca, la mia casa è un deserto, uno strappo, una ferita incommensurabile. La mia casa sono le braccia di chi non mi appartiene più. La mia casa è un sospiro, un'ombra, a volte amore, a volte un bacio. La mia casa - sempre casa mia - è una mente in corsa, un vulcano in eruzione, un fiume di pietra. Si trasforma, si rinnova, la mia casa si sposta, la mia casa non viene messa all'asta. Casa mia è la strada, casa mia è il colpo contro la realtà. La mia casa è Napoli, il suo mare dalle tonalità celesti e blu. La mia casa è Messico, i suoi contrasti nel rumore, nell’abbandono, la mia casa è l'albero dell'altalena, la mia casa è la libertà. La mia casa è un paese distrutto, sanguinante, senza memoria.
A casa mia ho sempre voluto avere un cognome. La mia casa aspirava tanto e riceveva ben poco. La mia casa era fatta di risate, tristezza, musica, cinema, libri e fame. La mia casa è stata sempre diversa. In casa mia c'erano lucertole, scarafaggi, formiche. La casa della mia infanzia è un ricordo molto lontano. La casa della mia adolescenza è stata un palcoscenico. La mia casa erano i miei amici. La mia casa era i miei sogni. La mia casa era un cielo notturno pieno di costellazioni. La mia casa erano i miei organi. La mia casa era il mio corpo.
La mia casa era la tua casa. La tua casa… non è ancora stata costruita.

Alexa Legorreta

Originaria di Nuevo León, Messico. Laureata in Arte Teatrale presso l'UANL (2011). Autrice del podcast erotico Insaziabile (CDMX 2022 - oggi.) Regista in Figli di Nessuno Teatro (CDMX 2018 - 2020). Premio Nazionale di Drammaturgia Victor Hugo Rascón Banda 2015. Ha collaborato per la rivista Confabulario, supplemento culturale di El Universal. Autrice del libro Circo Inferno (2015). Premio Bellas Artes Baja California di Dramaturgia 2013. Produttrice scenica del Sublimes Teatro (Monterrey 2011 - 2013). Ha partecipato al Corso di Creazione Letteraria 2012 Capitolo: Monterrey per la Fondazione per le Lettere Messicane e l'Università Metropolitana di Monterrey (2012).  Ha fondato il gruppo Voces in Verso (Monterrey 2007-2009). Ha vinto il primo concorso di fiabe al Café Brasil (Monterrey 2011), con l'opera Minuto Royale. Due delle sue opere teatrali sono state presentate come letture drammatiche all'interno del Festival Internazionale del Teatro UNAM 2014 e 2015. Ha partecipato a incontri di poesia sia nel suo paese che all'estero. Parte della sua opera poetica è stata pubblicata in antologie e riviste fisiche e virtuali di Argentina, Spagna, Panama, Colombia e Messico.

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