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Navigazioni intorno al monte Analogo

Antonio La Monica 14 febbraio 2024


Se c'è una sorte per questo romanzo incompiuto di Rene Daumal, questa è senza dubbio una sorte benevola. "Il monte analogo", infatti, è un'opera misteriosa che nella sua incompiutezza ha piantato semi di ispirazione e di ricerca spirituale che danno ancora oggi buoni frutti.
Per chi non lo avesse letto, Daumal racconta del pellegrinaggio di un gruppo di alpinisti spinti dal desiderio di scoprire quale sia la vetta più alta del mondo. Il viaggio segue traiettorie non convenzionali e, non a caso, una parte del viaggio avviene a bordo di una barca chiamata "l'Impossibile". A questo punto del racconto, gli esploratori approdano nell'isola del Monte Analogo dove incontrano una popolazione in cui sembrano confluire usi, tradizioni, persone provenienti da tutto il mondo e da tutti i tempi del mondo. Ognuno desideroso di scalare la vetta.
Il racconto di Daumal, però, si interrompe nel momento in cui il gruppo di scalatori sta quasi arrivando al campo base. Lo "stop" del romanzo, dovuto alla morte dell'autore, lascia in sospeso il lettore, ma soprattutto lascia in sospeso i protagonisti della spedizione. Protagonisti che, dunque, dovranno attendere altri uomini che, in altre forme daranno seguito al cammino spirituale.
Ecco allora che da questo libro, in Italia edito da Adelphi, è stato tratto un poema sinfonico del compositore argentino Javier Giménez Noble, ne è derivata una forte ispirazione per il film "La montagna sacra" di Alejandro Jodorowsky. Nell'arte figurativa, inoltre, ha dato spunto a vari pittori del XX secolo.
Tornando al mondo sonoro, Michele Lobaccaro, musicista fondatore dei Radiodervish, filosofo, si dimostra senza dubbio tra i migliori avventurieri non euclidei che sarebbero assai cari a Daumal.
Nello spirito e nelle intenzioni il suo ultimo cd "Navigazioni intorno al Monte Analogo" è una tappa di questo cammino spirituale dove fine ed inizio si intrecciano continuamente.
Di certo possiamo dire che ci troviamo dinanzi ad un progetto musicale di alto livello. Un lavoro che offre speranza e sollievo a chi a cuore la possibilità che un lavoro di musica leggera possa ancora custodire inesausti tesori.
Cominciamo col dire che di questo CD esiste un supporto fisico che è assai consigliato avere. Intanto per gustarne la grafica e i testi, ma soprattutto per ascoltare con cura le 9 tracce che vi sono impresse.
Qui un link per l'acquisto:  
https://www.amazon.it/Navigazioni-Intorno-Al-Monte-Analogo/dp/B0CQRHM411/ref=sr_1_fkmr0_1?crid=AJM9KMIMPIBO&keywords=monte+analogo+cd&qid=1707127624&sprefix=monte+analo%2Caps%2C364&sr=8-1-fkmr0


L'idea di questo lavoro, ha spiegato l'autore, affonda le sue radici nel tempo ed è frutto di una ricerca sincera che coinvolge vari musicisti con i quali Lobaccaro collabora da molto tempo.

Apre il disco "Succederà"
https://www.youtube.com/watch?v=vNJRlcB0ebQ
 
La voce di Michele è misurata nella narrazione, nel dolce incedere della melodia. Il testo è un piccolo scrigno di gioielli sui quali riflettere e riflettersi. "Per la farfalla il bozzolo diventa inospitale". "Succederà che riempiremo i giorni con ciò che non sappiamo".
Tra le righe anche una dura accusa al delirio capitalista che ha tolto il sacro da ogni gesto della vita. Il tessuto sonoro è prevalentemente acustico, pianoforte e fiati ad introdurre il canto. La ritmica accompagna con eleganza un brano che sarebbe piaciuto tanto a Franco Battiato.
 
"Le cose passate" rimanda a ricordi, cortili, estati di un tempo dettato dal susseguirsi di notti e di giorni. Ma questa stessa nostalgia non è forse essa stessa un evento presente? Una ballata che conferma il clima disteso, la felice ispirazione che ha accompagnato l'autore, convincente come non mai nel suo canto.
 
"Sogel" è un personaggio chiave del romanzo di Daumal, professore di aplinismo che vive in un luogo misterioso ricco di libri e oggetti che lo sono altrettanto.
Il risultato sonoro è un brano eccezionale. Un recitar cantato da Michele in coppia con il suo sodale Nabil Salameh che salmodia in arabo un elenco di opere di autori, filosofi e mistici, dell’epoca d’oro dell’Islam. A questi si aggiungono: "La pianta della grande piramide"... "frasi musicali", "Statistiche economiche e demografiche". La stanza di Sogol, il suo sapere è dunque un possibile ponte tra oriente e occidente.
Questo è senza dubbio il brano più sperimentale del cd: sussurri, tappeti sonori, cori e tutto quello che serve per aver bisogno di tornare presto, al più presto, nella casa di Sogol. Per gli amanti dei Radiodervish è possibile trovare una simile vetta nel brano "Cento mondi", chiusura di "In search of Simurgh".
https://www.youtube.com/watch?v=71g97Aw4U3Y&list=OLAK5uy_n8PNkD2W4tsvvTROus4osn-nBwNIxQJ0A

Stacco netto per il "Canto degli alpinisti sfortunati", dal tono scherzoso e popolare, nonostante qui si descriva per metafora la cruda difficoltà cui va incontro il cammino ascetico.

"Le leggi del cuore" non a caso è posta al centro del lavoro. Per chi scrive, il disco stesso è proprio frutto di un dettato che viene dal cuore. "Le leggi del cuore mi dicono che sognare l'assurdo è degno di un Re". E solo un "pazzo" può pensare di produrre un lavoro di così alta qualità, fuori dal tempo, totalmente decontestualizzato dal panorama più in voga nelle classifiche di Spotify.
"Ma pazzi son quelli che restano qui nel solco a girare e il giorno finì". Brano di grande spessore dove il pianoforte e gli archi guidano il canto verso un viaggio che non può che essere dentro di sé.

Dopo l'intermezzo strumentale di "Nel porto delle scimmie" si apre il misterioso percorso che note e parole indovinano in "Sfera e tetraedo". Un invito a ritornare in sé evitando gli inutili sforzi e le dannose vanità dettate da "la terra del di fuori".  La musica ha una evidente speziatura orientale che esalta il senso non duale del testo.  
https://www.youtube.com/watch?v=Z8_QP1S-6x4

Nel romanzo gli "Uomini cavi" sono protagonisti di una parabola che li vede abitare nella pietra dove circolano come caverne vaganti. "Nel ghiaccio passeggiano come bolle dalla forma d’uomo. Ma non si avventurano nell’aria, perché il vento li porterebbe via". Nella navigazione di Michele Lobaccaro quella degli uomini cavi appare come una immagine da guardare con tenerezza. Una idea di solitudine buona e di dolce silenzio. 

In chiusura "I giorni che verranno" sembra accompagnare nuovamente all'inizio del racconto e in ciò che "Succederà". La voce mistica e profonda di Juri Camisasca appare come una lanterna che schiarisce ogni cosa. Una consolazione per il viandante lungo le vie del cuore. "penso alle navi e ai giorni che verranno, luci stranieri e nuovi capitani, disegnati su mappe che il mare non finisce e solo il cuore conosce".
Un brano stupendo che parla ad ogni alpinista che viaggia su rotte ancore non scritte... proprio come le pagine conclusive de "Il monte analogo" che in queste navigazioni sonore di Michele Lobaccaro trovano un bellissimo possibile approdo.
https://www.youtube.com/watch?v=hoysd8f9Gwg
 
Antonio La Monica

Operatore del sociale, referente per la comunicazione per il mio ente di lavoro, giornalista per iscrizione all'albo da alcuni anni. Appassionato di musica e family man per vocazione. Da un po' di tempo in linea con l'idea che da grande vorrei continuare a svolgere ancora a lungo tutte queste mansioni.

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