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L'anno che vorremmo fosse

Marinella Tumino 14 dicembre 2024


Il 2024, il nuovo anno che abbiamo appena accolto, come sempre, sarà colmo di attese, di risate e pianti, di guerre e pace, di debolezza e forza, ma soprattutto di buoni propositi.
In una conversazione con un’ottantacinquenne, che poi sarebbe la mia mamma, le ho chiesto cosa suggerisce per poter vivere al meglio l’anno nuovo. Lei mi ha semplicemente risposto che è importante dedicare più tempo a noi stessi. Sembrerà scontato, ma condivido appieno la sua riflessione.
Andiamo sempre di corsa, con mille idee e progetti in testa, ma molto spesso essi rimangono sepolti in fondo al cassetto e lasciamo che vengano ricoperti da polvere con i nostri frequenti “ci penserò domani”, “oggi sono troppo stanca”.
È opportuno provare a dare forma e concretezza alle idee, senza lasciarci trascinare dalla corrente della pigrizia o della paura.
Come suggerisce la mia saggia donna, prendiamo un quadernetto e stiliamo sopra un elenco (non ha importanza la lunghezza!) dei nostri progetti (dal più grande al più piccolo), credendo di più in noi stessi e nella possibilità di realizzarli. Non è affatto vero che i sogni, in quanto sogni, siano irrealizzabili, anzi, se sono legati alla nostra felicità, hanno più possibilità di essere realizzati, soprattutto se noi ci crediamo e ci mettiamo tutta la nostra anima e la nostra energia. La cosa più importante è di sicuro non arrendersi davanti ai primi fallimenti che, come in ogni progetto, possono sopraggiungere!
Solo così, passo dopo passo, non possiamo modificare il passato, ma il futuro sì proprio perché deve ancora essere ed è lì, a portata di mano.
Sembra la ricetta per incapaci, pigri e sognatori pronti a imbastire un elenco interminabile di sogni e spropositi… forse lo è, ma io mi fido molto della mia speciale “motivatrice” e ho già inforcato penna e quadernetto. Sono pronta… quindi ci provo! Sarà un modo perché l’anno che sarà non sia una scontata replica del precedente.
Allora, buoni progetti a tutti!

Marinella Tumino

Docente di Materie Letterarie presso l’istituto tecnico “Galileo Ferraris” di Ragusa, ricercatrice indipendente nel campo della Shoah, autrice di libri: “Frammenti d’anima”, Giovane Holden Edizioni (2014); “Trame d’inchiostro”, Kimerik Edizioni (2015); “L’urlo del Danubio”, Operaincerta Editore (2018); Profumi d’Istanbul, Operaincerta Editore (2022).

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