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L'anno che sarà... con plutone ben stabile in acquario

Antonella Sturiale 14 gennaio 2024


Sono un po' di parte essendo dell'acquario ma l'argomento non riguarda solo me ma coinvolge tutti.
Il nostro anno che sarà... sarà all'insegna di Plutone nell'acquario dopo più di due decenni.
Non è un caso se Plutone si trovava in Acquario durante la Rivoluzione Francese o la Costituzione degli Stati Uniti.
Il pianeta più lento del sistema solare incoraggia le rivolte, abbatte i muri divisori, rende gli individui più progressisti e talvolta più "esplosivi”: insomma, un vero stravolgimento per le nostre vite!
Ciò potrebbe farci un po' paura, potrebbe accendere ansie e soggezione ma rimane sempre un evento inevitabile. Basterebbe non viverlo come una calamità.
Quando Plutone sarà ben posizionato in Acquario nel 2024, allora vedremo le conseguenze di questo singolare evento. Siete pronti ad accogliere l'imprevedibile?
Plutone rappresenta un buon numero di tabù: morte, lutto, ansie, sessualità, impulsi, manipolazione, potere, scienze occulte, eccetera eccetera.
Ma rappresenta pure e soprattutto la trasformazione e la metamorfosi. L'idea principale è quella di morire, certo, ma per rinascere migliori; di spogliarci dalle vecchie abitudini per acquisire profondità e saggezza. Come si dice: "non tutti i mali vengono per nuocere".
Con il segno dell'Acquario sono la protesta e l'indignazione a prevalere, un intenso gusto per la libertà e la feroce volontà di non farsi intimidire. Il suo lato un po' avanguardista aiuta a prevedere la ricostruzione che seguirà.
Dunque, prepariamoci ad eventi apocalittici, nel vero senso del suo termine che non è distruzione ma rivelazione.
Nel panorama sociale di oggi si sentono guerre e rumori di guerre.
Chissà se l'uomo prenderà consapevolezza dell'inutilità di una guerra, prenderà coscienza, finalmente, della grande importanza della vita.

Non ci resta dunque che verificare, tra pochi mesi, i veri effetti di questa rara congiunzione astrologica sperando che non si tratti di eventi funesti.
Faccio leva sul forte senso di fratellanza e la grande empatia “acquarina”: le coscienze si tocchino e riflettano affinché si ritrovi un'umanità ormai alla deriva, un'umanità diventata “bestialità”, sopraffazione e materialismo più sfrenato.
Confidiamo in un Plutone clemente e comprensivo.

Auguri a tutti, per l'anno che sarà. Mettiamoci un po' di impegno: restiamo umani!

Foto di ds-grafikdesign , Pixabay

Antonella Sturiale

Antonella Sturiale è nata a Catania nel 1970.
È autrice di testi teatrali e di cabaret. Con il monologo “Nevica fuoco” ha vinto il premio “Marina Metri” e con il testo “Sei mia” ha vinto il premio “Antonella Labisi”.
Nel 2013, per la casa editrice “Arco” ha pubblicato la raccolta di poesie
“Spiritus Mundi – Schegge d’infinito”.
Nel 2018, per Operaincerta editore, ha pubblicato la raccolta di testi teatrali “Si può fare!”, dedicata all’attore ragusano Marcello Perracchio e vincitore del “Premio nazionale Akademon 2019”.

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