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Cartoline dalla luna

Vincenzo La Monica 14 gennaio 2024


Il 19 dicembre del 1972, con un ammaraggio perfetto, si concludeva il programma Apollo della NASA.  A partire dal dicembre 1968, in appena quattro anni, nove missioni avevano percorso i quasi 400.000 chilometri che separano la Terra dalla Luna e dodici esseri umani avevano camminato sulla regolite lunare. Da allora l’uomo non si è allontanato per più di 400 chilometri dalla Terra. Marte, che all’inizio degli anni ‘70 sembrava a portata di astronave, è un destino collocato ai margini dell’orbita razionale, affidato ai nostri nipoti. Quello lunare era stato un magnifico inutile sogno, alimentatosi con una fede oggi perduta (il progresso ah ah ah) in un tempo che visto dal 2024 ci appare surreale, perché tutto il male possibile che si concentrava in quegli anni (il Vietnam, il Watergate, la guerra fredda, il conflitto razziale, gli omicidi di Robert Kennedy e Martin Luther King) poteva redimersi in un corollario positivo: one giant leap e via verso l’infinito e oltre!
E d'altra parte, dovevano pensare gli uomini del 1969, se tutto va a rotoli sulla Terra, come non cercare salvezza da qualche parte tra i cieli?
E anche se l'uomo sulla Luna fu alla fine dei conti un'aspettativa fallita, il 2024 rischiava di essere l’anno del ritorno. La NASA aveva già comunicato nello scorso aprile i nomi dei quattro astronauti (tra cui una donna) che entro l’anno avrebbero effettuato un viaggio in orbita lunare con la missione Artemis II, preludio di un ritorno umano sul suolo lunare previsto per il 2025. Ma lo scorso 9 gennaio la notizia ufficiale di un rinvio di ulteriori 12 mesi per Artemis II. La Luna può attendere e la Terra ha ben altro a cui pensare. In fondo il pianeta, come cinquantuno anni fa, è sempre in fiamme, malato, menzognero e l'umanità ballonzola ancora in mezzo all'oceano come quegli ultimi astronauti lunari alla fine del 1972, in attesa di una portaerei che li porti in salvo. Ma lo spirito dei tempi è cambiato.
A nessuno importa più misurare la differenza tra la realtà presa per com'è e la realtà trasformata in simboli potenti. Tutto inizia a mostrarsi come una parodia: i mondiali di calcio, i presidenti degli Stati Uniti, il Natale a 20 gradi, Elon Musk, la controinformazione, i rapper e i trapper, gli influencer e la beneficenza, gli asterischi, i Reels di 3 secondi.
Da oltre mezzo secolo non siamo più in grado di stare nell'inquietudine della grandezza, anche solo per ipotesi, anche rischiando l'incompiutezza. Abbiamo scelto di andare da nessuna parte.

In foto la crew della missione Artemis II (Credit NASA).

Vincenzo La Monica

Vincenzo La Monica è un operatore della Caritas di Ragusa dove si occupa di mobilità umana e dell’Osservatorio delle povertà. Ha pubblicato nel 2021 La scomparsa misteriosa e unica di Franco Battiato (La Vela editore) scritto a quattro mani con Giuseppe Piccinno. Sempre con Piccinno gestisce il blog di delicatessen letterarie ivandekerkhof.it. che ospita idee, vignette, memorie, raccontini e scorciatoie pensate e scritte a quattro mani. Nel 2022 ha pubblicato Palla a due (Abulafia editore) una dichiarazione di quasi amore per la pallacanestro e la sua città.

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