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Tartarughe marine

Antonella Galuppi 14 settembre 2023

A volte ritornano, anzi quasi sempre ritornano. Tornano dove sono nate, a distanza di qualche decennio, appena giunte alla maturità, perché il richiamo della spiaggia che le ha cullate lascia un imprinting indelebile. Arrivano, quasi sempre di notte, quando l’oscurità cela la loro presenza. Approdano sulla sabbia e scavano, scavano, buche sufficientemente profonde da contenere, ognuna, un centinaio e più di uova. Poi, le ricoprono e riprendono il largo, affidando alla natura la nascita dei piccoli che, dopo 45/70 giorni, appena liberatisi dal guscio che li contiene, dovranno raggiungere prima possibile il mare. Le tartarughe Caretta Caretta sono fra le più diffuse nel Mediterraneo, una specie la cui presenza assidua nelle spiagge ha sviluppato un forte senso di protezione da parte di molti, non solo volontari animalisti. Nel 2023 la Sicilia si è fregiata del primato di ben 138 nidi censiti (dati aggiornati al 27/08/2023) e chissà quanti altri sono rimasti occulti poiché in luoghi poco frequentati o difficilmente accessibili, oppure perché l’arrivo della tartaruga è avvenuto quando nessuno si trovava nei paraggi e poteva individuarla. Le deposizioni avvengono tra fine maggio ed agosto e la temperatura condiziona il sesso delle piccole testuggini: temperature maggiori determinano delle femmine, minori, dei maschi. Il WWF da più di 20 anni, con i suoi numerosi volontari sparsi per l’intero territorio italiano, svolge un’ampia e assidua ricerca e monitoraggio dei nidi, proteggendo le tartarughe durante la deposizione, istallando recinzioni protettive intorno ai nidi, riducendo l’illuminazione artificiale sulle spiagge, seguendo l’incubazione delle uova fino alla schiusa per garantire alle nuove nate di raggiungere il mare in assoluta sicurezza. “La stessa tartaruga può deporre due o tre nidi, durante la stagione, a distanza di 10/20 giorni, nello stesso punto della spiaggia o, addirittura, a distanza di dieci chilometri da un nido all’altro – ci ha spiegato Oleana Prato, biologa marina, volontaria del WWF – Non tutte si comportano allo stesso modo, magari nidificano altrove, ma questo aiuta a favorire la biodiversità. Possono deporre in zone poco idonee che poi lo diventeranno, come è avvenuto in Toscana. Infatti, alcune tartarughe modificano i luoghi di deposizione a causa dei cambiamenti climatici”. Oleana Prato ha iniziato la sua esperienza nel 2013/2014 per aiutare una collega in Calabria. Da lì è nata la sua passione che nel 2015, rendendosi conto che anche in Sicilia vi erano nidi di cui occuparsi, l’ha condotta ad unirsi al gruppo locale del WWF per l’organizzazione della ricerca e il monitoraggio delle tartarughe nella zona di Catania. Poi, si è gradualmente spostata nel siracusano e nel ragusano. Da volontaria è diventata operatrice autorizzata del progetto tartarughe del WWF Italia, che comprende anche il trasporto delle tartarughe in difficoltà. Quest’anno è anche Referente regionale del progetto tartarughe WWF Italia, con incarichi di coordinamento regionale e raccolta dati. È stata operatrice life, per quattro anni, di un progetto in cui il WWF era partner, focalizzando l’attenzione nel siracusano dove sono stati maggiori gli avvistamenti di nidi. È sempre un momento di grande gioia, per i volontari, assistere alla schiusa delle uova e vedere le piccole tartarughine, istintivamente, raggiungere il mare. Una delle fasi più delicate che necessitano di protezione per garantire che tutto prosegua nel migliore dei modi, senza interferenze estranee. Un lavoro prezioso che mira non solo al rispetto della natura e dei suoi ritmi, ma anche ad evitare che l’eccessiva antropizzazione porti all’estinzione di queste straordinarie creature la cui aspettativa di vita può arrivare fino a 80 anni.
Antonella Galuppi

Antonella Galuppi vive a Santa Croce Camerina (RG). Laureata in Giurisprudenza, con idoneità all’esercizio dell’attività forense, è specializzata in Criminologia e Diritto minorile. Giornalista pubblicista, ha pubblicato due raccolte poetiche (“Sciarade”, Itinerarium editrice, Modica 2003, e “L’antinomia”, Armando Siciliano editore, Messina 2016), un libro illustrato per bambini (“Spillo & Karim”, Alberti editore, Arezzo 2003). Nel 2021 ha pubblicato la raccolta di racconti “Vite a stralci”, e nel 2023 il romanzo "MareDentro", entrambi per OperaIncerta editore, Ragusa). Un suo mini-racconto, “La mascherina”, è stato inserito nell’E-book edito dalla Rai, edizione 2020/2021. Da anni opera nel settore della cultura ottenendo diversi riconoscimenti, fra cui il Premio Livatino Saetta Costa, a Catania nel 2017, per l’impegno sociale nella cultura, e il Premio Sicilia Federico II, a Modica nel 2021, per la poesia.

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