Questa estate abbiamo festeggiato i venti anni dalla nascita di Operaincerta.it. Lo abbiamo fatto a Ragusa, nella nostra città, nel corso di una piacevole serata tra amici più o meno conosciuti.
Lo abbiamo fatto perché ci sembrava giusto rendere omaggio ad una bella esperienza che ci ha legato per tanto tempo e che ci ha fatto compiere delle esperienze piacevoli e utili alla nostra crescita.
La cosa bella, però, è che incontrandoci è come se non ci fossimo mai lasciati del tutto. Abbiamo scoperto che il filo che ci aveva legati non si era dissolto, ma solo trasformato. Così è venuto naturale quanto non programmato chiederci perché non ricominciare il nostro discorso.
Nessun voto contrario, tutti favorevoli, seppur consapevoli dell'impegno che anche una pubblicazione mensile può comportare per ognuno di noi.
La vita va avanti, i ritmi appaiono sempre più frenetici e tutti noi sappiamo che non si ritorna o non si dovrebbe mai ritornare sui propri passi; ma questo di Operaincerta non è un cammino longitudinale. È un percorso a tentoni lungo le amate campagne delimitate dai muri a secco, ai margini delle nostre coste accarezzate dal mare, è un cammino che viaggia di città in città tra i tasti di computer e connessioni sempre più veloci. Così torniamo, proviamo a farlo dopo anni di sospese pubblicazioni, con il medesimo intento di sempre: scrivere per leggere ciò che ci farebbe piacere anche altri leggessero. Con il sogno, neanche troppo nascosto, di incontrare nuovi amici, nuovi lettori, nuove parole. Buon ritorno a tutti.