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Se l'avvocato divorzista è un personaggio letterario

Petula Brafa 14 settembre 2024


I suoi post spopolano sui social, la newsletter del venerdì racconta come stiamo, le rubriche e soprattutto i suoi libri spiegano tutto quello che gira intorno all'amore e non solo.
Lei è Ester Viola, avvocato e scrittrice di successo, autrice dei romanzi L'amore è eterno finché non risponde (Einaudi, 2016), Gli spaiati (Einaudi, 2018) e di Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all'amore (Einaudi, 2023), il prezioso «libretto azzurro» per ritrovare nella letteratura il convincimento che il cielo possa tornare dello stesso colore. Le soluzioni, infatti, sono sempre parziali: a fronte di un partner che festeggia la ritrovata libertà, ce n’è un altro che bene non l’ha presa affatto, soprattutto alla vista di un lui o una lei più giovane, più avvenente o più qualcos’altro, a generare la più saggia autocritica o …la dichiarazione di guerra ai nuovi amanti. Anche l’avvocato Olivia Marni è una sua creatura, napoletana, pragmatica e brillante, monumentalmente salda su certezze giuridiche e sentenze di giurisprudenza in fatto di matrimoni infranti: la sua è una cassetta degli attrezzi collaudata dall’esperienza e dall’attitudine, come sa chi la conosce. Meno facile dirimersi tra i dilemmi amorosi, quando il cuore nel fascicolo di studio è il suo: sul tema, l’avvocato Marni ha dichiarato di volersi astenere invocando i codici di procedura, dirottando la curiosità dei lettori sui due romanzi, in attesa di nuove avventure sospese nella distanza tra Napoli e Milano, unità di misura per riconoscere una autentica giornata di sole.
Avvocato Marni, cosa fa un legale divorzista?
Studia, innanzitutto. Quando si pensa al divorzio, la polarizzazione fra tragedia amorosa ed economica è la prima trama del racconto della vita a due. Così è facile passare dalla drammaturgia più austera alla farsa, toccando toni paradossali ai quali il cinema ci ha abituato, inscenando il plot più classico tra i personaggi essenziali: lui, lei e gli avvocati a dirimere la vexata quaestio perché, che sia amore o che sia denaro, se il cuore piange il patrimonio non ride affatto. E mai sottovalutare il potere delle borse firmate: chi conosce le mie clienti dal 2016 sa bene che noi ne parlavamo già molto prima della guerra dei Totti.
Si riesce sempre a trovare una soluzione?
Più che una soluzione, è il migliore accordo per la cessazione delle ostilità, un armistizio, diciamo. Tra due persone che si amano, l’educazione all’abitudine lima gli spigoli dell’insofferenza, ma non la cancella mai del tutto, sia chiaro. Figuriamoci tra due che hanno ormai iniziato a detestarsi. E poi separarsi significa dividere, e non sempre il principio salomonico è d’aiuto: in certi casi, l’inventario dei regali di nozze, anche dopo venti anni di matrimonio, può resuscitare l’antipatia rimossa per uno o l’altro parente. Per non parlare del cane o del gatto: si rischia davvero di affettare anche quello.
Dunque su vendette, ripicche e faide, è tutto vero?
Superare la vista del partner con la nuova compagna è il secondo atto della separazione, soprattutto se imposta contro la propria volontà. Oggi la presenza sui social precipita gli eventi, non occorre l’anteprima a promuovere il film sul temuto tradimento. In realtà, la proiezione è già in corso e il pubblico è in sala. Vuole un esempio? Due persone sposate, lontane dai rispettivi coniugi, postano sui rispettivi stati Whatsapp un selfie, da soli nello stesso posto e nello stesso momento. L’algoritmo della felicità funziona anche per quelli che possono permettersela solo di nascosto. È chiaro che il tradito e la tradita non la prendano bene: dalle vacanze con i figli al mutuo, ogni cosa è un pretesto per condannare l’altro in un girone dantesco aggiuntivo. Può succedere che, se uno dei due possiede l'intelligenza di un cecchino, una balestra al posto della penna e una rubrica su un giornale ad alta tiratura, la guerra si consumi denunciandone al pubblico le peggiori abitudini, come racconta Nick Hornby in “Tutti mi danno del bastardo” (Guanda, 2013). E ritorniamo alla prima domanda: per dirimere la faccenda, occorre un avvocato.
Qual è il suo consiglio per amici e parenti, vittime degli sfoghi del tradito o a conoscenza delle losche trame del traditore? Cinismo o empatia?
Ascoltateli per affetto, ma a un certo punto consigliate di consultare un legale. Prima o poi si lasciano tutti, è solo una questione di tempo. Anche quelli che hanno già tradito una volta, perché nulla esclude che accada ancora. Altrimenti, dite loro di rassegnarsi alla casella d’appartenenza: “lasciati”, “lascianti”, “male assortiti”, come sottocategoria dei non destinati, e “sopravvissuti”, che hanno imparato la lezione e si guardano dal cercare sui social cosa fa l’ex.
Ma poi, in fondo, la gente cosa vuole? 
La felicità, ovviamente, il denaro che non guasta mai, e l’amore: i sintomi, li aveva già descritti Saffo nel VI a.C., vista appannata, orecchie che rombano, tremiti e sudore freddo, per diagnosticare certi mali in anteprima sulla cardiologia moderna.

 

Letture

 

Petula Brafa

Pubblicista, laurea in Lettere e tesi sulla scrittrice Alba De Cespedes, e romana dal primo amore per le sue pagine nelle vie del quartiere Prati, maturato nell'andirivieni tra Roma, Catania e un borgo di mare ragusano. Ho collaborato negli anni con giornali e blog, agenzie di servizi editoriali e riviste letterarie. Credo nella letteratura e nella conoscenza umanistica, nel potere della parola e delle parole.

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